lungomare Reggio Calabria

Guida turistica Reggio Calabria

La Guida turistica di Reggio Calabria vi guiderà alla scoperta della città più antica della regione, sebbene il suo piano urbano attuale abbia una struttura moderna, per via del terremoto del 28 dicembre 1908 che la rase quasi completamente al suolo. La città di Reggio Calabria si trova proprio sulla punta estrema dello Stivale, del nostro Bel Paese, nel centro del Mediterraneo, proprio nel punto in cui secondo gli studiosi Odisseo incontro i mostri della mitologia Scilla e Cariddi, come descritto da Omero nell’Odissea.  Il mito, la sua storia e gli incantevoli paesaggi, gli scenari delle coste siciliane e le isole Eolie, fanno di Reggio Calabria una delle destinazioni turistiche più incantevoli, soprattutto nel periodo estivo.

Cenni Storici

Il mito e la storia che la caratterizzano, rendono Reggio Calabria una città interessante, anche dal punto di vista culturale. Intorno alla metà del VII secolo a.C. i coloni calcidesi fondarono la città. Nel corso della sua storia la città venne saccheggiata e colpita dall’intrusione degli arabi di Sicilia ed ebbe diverse denominazioni. Nel 1060 passò in mano ai Normanni, nel 1267 fu la volta degli Angioni e nel 1502 passo in mano a Ferdinando il Cattolico, re di Spagna. Le catastrofi che la colpirono nel corso della storia furono la peste del 1743, il terremoto del 1783 e il terremoto e maremoto del 1908.

A rendere altrettanto interessante la storia di Reggio Calabria è la sua fondazione mitologica, ovvero il modo in cui i greci interpretavano le manifestazioni naturali di quest’area. Lo Stretto di Messina, infatti, ha contribuito con i suoi scenari suggestivi e naturali a stimolare la nascita dei miti. Pare, infatti, che l’oracolo di Delfi indicò ai calcidesi il sito in cui doveva essere fondata la città. Stando a quanto dimostrato da diverse documentazioni, in passato gli abitanti di Reggio e anche quelli di Messina, celebravano una festa annuale in onore di Apollo, Artemide, Atena ed Eracle. Ma il fascino mitologico che riguarda la città non finisce qui.

Avete mai sentito parlare del mito di Scilla e Cariddi? È proprio nello Stretto di Messina, tra la costa calabrese (Scilla) e quella siciliana (Cariddi) che il mito ha avuto origine.  Scilla era una ninfa d’incantevole bellezza amata da Glauco, il quale rifiuto le attenzioni della maga Circe; quest’ultima, per vendicarsi, decise di avvelenare la fonte in cui Scilla si bagnava, trasformandola cosi in un mostro marino.  Cariddi, invece, pare fosse una ninfa e figlia del dio del mare, Poseidone che era tormentata dalla voracità. Secondo alcuni autori, sarebbe stata trasformata da Zeus in un mostro marino, dopo che lei aveva divorato i buoi di Eracle che aveva attraversato lo Stretto. Altri invece vogliono la ninfa uccisa da Eracle stesso e poi resuscitata da Forco.

Qualunque fosse la sua origine, Cariddi veniva rappresentata come un mostro che ingoiava l’acqua 3 volte al giorno e la risputava, trattenendo tutti gli esseri viventi che trovava. Cariddi e Scilla, in realtà, sono dei fenomeni naturali, originati dallo scontro delle correnti, in particolare i venti, lungo lo stretto.  I venti a volte sono talmente violenti da generare, lungo lo stretto, dei vortici enormi che spaventavano i naviganti di allora. È da qui che sono nati i miti di Scilla, colei che dilania e Cariddi, colei che risucchia. Si tratterebbe in realtà di due vortici ma che nella mitologia vengono visti come due mostri marini in tormenta nelle acque dello Stretto.

Reggio Calabria è sede di diverse strutture importanti a livello artistico e culturale come i musei archeologici dedicati alla Magna Grecia dove è possibile ammirare i Bronzi di Riace, invidiati da tutto il mondo. Sebbene sia stata quasi rasa al suolo durante la sua storia, sono diverse le chiese, i palazzi storici di grande valore artistico, soprattutto il centro storico con il Duomo di Reggio Calabria che meritano di essere visti.


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