Storia e preparazione delle susumelle calabresi
Tanti sono i dolci tipici del Natale in Calabria. Gusti forti che non sempre soddisfano tutti i palati ma per contro abbiamo una vasta scelta da gustare in questa occasione. Vi parliamo delle susumelle, i biscotti più famosi del Natale calabrese.
Andiamo a vedere subito gli ingredienti e il procedimento di preparazione delle susumelle calabresi.
Ingredienti
- 250 grammi di farina 00
- 75 g di zucchero
- 50 g di cacao amaro
- 5 g di cannella
- 5 g di chiodi di garofano
- 75 g di mandorle tritate cotte
- Lievito per dolci
- 25 g di burro
- 75 ml di acqua
- 200 g di cioccolato fondente o bianco
- Frutta candita e uvetta q.b.
Unire tutti gli ingredienti fino a ottenere un impasto omogeneo, mettendo da parte solo il cioccolato fondente che utilizzerete per la copertura finale. Dopo aver ottenuto un impasto compatto ed omogeneo dividetelo in tanti panetti, di forma circolare e schiacciata.
Preriscaldate il forno e una volta raggiunta la temperatura di 180-200 gradi, infornate le vostre susumelle che avrete disposto su una teglia (se necessario utilizzate del burro oppure della carta forno). Lasciateli per circa 15 minuti.
Nel frattempo preparate il cioccolato da fondere a bagnomaria. Bianco o nero fondente? Dipende dalle vostre preferenze. Una volta ottenuto il cioccolato fuso e tirate via le susumelle dal forno, cospargetele con il cioccolato fuso e aspettate che si raffreddi e solidifichi.
Curiosità sulle susumelle Calabresi
Le susumelle calabresi sono dei dolci tipici che ahimè condividiamo con la tradizione dolciaria siciliana. Molto curiosa è invece la storia delle susumelle calabresi che abbiamo cercato e che condivideremo con voi.
Partiamo dal nome, sulla cui derivazione esisterebbero diverse correnti di pensiero. Secondo alcuni, infatti, il termine susumelle deriverebbe dal Sesamun <<sesamo>> e Mel <<miele>>, dai dolci preparati in onore delle Dee Demetra e Core nell’antica Grecia. L’unica contraddizione sarebbe dimostrata dal sesamo, non presente nelle susumelle, né quelle calabresi e neppure quelle siciliane.
Altra corrente simpatizza per le fonti greche, facendo discendere il nome susumella dal greco susumeda <<cibo andato a male>>. Un fatto interessante che incuriosisce anche per la storia spiegazione. Sembrerebbe che in passato, ai tempi del Regno di Napoli, le famiglie benestanti erano solite offrire, per carità, a quelle più povere, dolci, non di qualità e spesso andati anche a male.
Difatti, proprio le susumelle venivano preparate con farine differenti, in base al “consumatore”. Se questi era una famiglia nobile allora bisognava utilizzare la farina bianca per preparare la susumella nobile, la farina mista e ingredienti di scarto servivano per preparare la susumella dello zampognaro e quelle di media qualità per i preti e i frati, le susumelle del buon cammino.
Secondo altre correnti di pensiero, invece, il termine significherebbe carezza. Un’ipotesi che però non avrebbe alcuna spiegazione letteraria.
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