Ci sono meduse in Calabria? Ecco come difendersi
Che estate sarebbe senza mare? Riuscireste a immaginarla? Sicuramente un’estate difficile per gli amanti del relax sulla spiaggia e nuotate rigeneranti. Appena si arriva in spiaggia è davvero difficile riuscire a resistere alla tentazione di tuffarsi in acqua, soprattutto se l’acqua è limpida e cristallina come il mare in Calabria. Una volta in acqua però il pericolo di quasi tutti i bagnanti è la paura di essere toccati da una medusa. Se vi state domando se ci sono le meduse in Calabria, qui abbiamo la risposta che state cercando.
Ovviamente sì, come in tutti i mari del mondo, ci sono le meduse in Calabria.
E visto che il mare è proprio il loro habitat, abbiamo qui un prontuario di informazioni utili per difendersi e soprattutto per gestire al meglio situazioni di spiacevoli incontri con questi animali, senza farsi prendere dal panico.
La medusa più diffusa nel Mediterraneo è quella nota come Pelagia nuctiluca, è abbastanza velenosa e la sua grandezza raggiunge mediamente i 10 cm, anche se alcuni rari esemplari raggiungo i 40 cm; ha un colore trasparente e violaceo ed è caratterizzata da lunghi tentacoli.
Ogni anno i mari della Calabria nelle vicinanze della costa sono sempre più popolati di questi animali. In realtà ci sono sempre stati e se in questi anni ne vediamo di più, è solo perché i loro predatori (principalmente tonni) sono vittime della pesca e la temperatura dell’acqua è sempre più alta. Questi sono alcuni dei motivi che spingono le meduse verso la costa che nuotano trascinati dalla corrente marina. Per questo motivo capita di ritrovarsele tra una bracciata e l’altra mentre facciamo il bagno a pochi metri dalla riva.
Una volta entrati in contatto con una medusa, dopo averla toccata e quindi esser stati punti ( non morsi), è importare staccare i residui dei tentacoli rimasti durante l’impatto. Utilizzate solo l’acqua di mare e strofinate la parte colpita con una mano, in questo modo potete diluire le tossine non ancora penetrate nella pelle e attenuare il processo urticante in atto.
Successivamente, potete usare pomate a base di cortisone: sono un rimedio utile per bloccare l’infiammazione, anche se non serve per eliminare le tossine che scompariranno per via naturale. Ricordate, però, di non esporre la parte lesa al sole.
Evitate i cosiddetti rimedi della nonna, i rimedi ribaditi da tutti e completamente inutili:
- Bagnarsi con Acqua dolce o alcool: l’acqua dolce come anche l’alcool espande il veleno e di conseguenza l’effetto urticante.
- Strofinare sabbia calda o una pietra calda: rimedio inutile perché affinché abbiano effetto è necessario che siano a una temperatura minima di 60° e sicuramente non sarebbe una piacevole esperienza per la vostra pelle.
- Altrettanto inutile è l’uso dell’urina, nonostante sia entrato ormai, stranamente, nel pensiero comune.
Non esistono delle regole predefinite per non incontrare le meduse che si spostano verticalmente, dai fondali alla superficie e seguono l’andamento della corrente, non riuscendo a contrastare il moto delle correnti.
Quando vi tuffate in mare guardatevi intorno e se notate diverse meduse allora evitate di fare il bagno. La maggior parte delle meduse che popolano il nostro mare non è molto velenosa da causare la morte, tuttavia i tentacoli sono abbastanza urticanti e fastidiosi. Usate degli occhialini o delle maschere quando fate il bagno, in modo tale da avvistare la medusa e non andare nella sua stessa traiettoria.
Cosa non fare con le meduse
Altrettanto inutile è, infine, difendersi dalle meduse in maniera drastica, come se il pericolo reale fossero loro, quando in realtà non è cosi. Prendere le meduse e tirarle fuori dall’acqua, sia con la mano nuda, sia utilizzando un bastone o un secchio potrebbe provocare un trauma del povero animale e la dispersione dei suoi tentacoli in acqua, facendoli finire sulla pelle di qualche bagnante. Inoltre, lasciarli sulla spiaggia, ricoperti di sabbia potrebbe esser pericoloso per chi potrebbe sprofondare con i piedi, camminando sulla spiaggia.
Il nostro consiglio è di cercare di godersi il magnifico mare della Calabria con le dovute precauzione e il giusto rispetto nei confronti di questi animali.
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