Da Locri a Gerace, viaggio nella Magna Grecia
La Calabria da scoprire ha molto di più da offrire ai suoi visitatori, oltre alle spiagge paradisiache sempre più spesso paragonate alle dune dei Caraibi e al mare cristallino. Monumenti e luoghi culturali, offrono un vasto ventaglio d’itinerari da seguire alla scoperta della cultura calabrese. Tra i tanti itinerari d’obbligo, riportiamo quello da Locri a Gerace, un viaggio storico alla riscoperta di una colonia della Magna Grecia che ha lasciato, fortunatamente, un tesoro di valore inestimabile.
Locri, fondata dai coloni greci tra l’VIII e il VII secolo a.C., sorge sulla costa ionica in provincia di Reggio Calabria. Nella località di Capo Bruzzano, sorge un importante sito archeologico della vecchia Zephyrion Acra, proprio dove i coloni decisero di stabilirsi. I coloni greci, insediati a Capo Zefiro erano noti come Epizephyrii. È proprio il sito archeologico dell’antica Zephyrion Acra uno dei principali punti d’interesse dell’escursione a Locri.
Quest’antica città fu la prima ad avere un codice di leggi scritte, grazie al volere del legislatore Zaleuco il quale era solito prescrivere delle pene specifiche per ogni delitto. L’area archeologica di Locri si estende dalla fiumara del comune di Portigliola fino alla costa. Il sito archeologico è abbastanza distante dall’attuale centro abitato e ciò ha permesso di conservare, al meglio, i resti di questa civiltà.
Da non perdere una visita al Museo Archeologico Antiquarium di Locri dove sono custoditi i tesori rinvenuti nel sito archeologico dell’epoca ellenica e romana. Attraverso la visita nel museo potrete ripercorrere gli aspetti della vita sociale della colonia. Subito dietro il museo, invece, potrete ammirare quello che rimane del Tempio di Marasà, realizzato da architetti intorno al 470 a.C. sulle spoglie di un tempio precedentemente distrutto.
Nelle vicinanze troverete i resti del Teatro, scavato all’interno di una conca naturale rocciosa. La struttura poteva contenere fino a 4000 spettatori, organizzato in gradinate alte e basse, realizzate secondo un ordine ben preciso. Altri punti di interesse da non perdere nella vasta area del sito archeologico sono il Santuario di Pesefone, del V secolo a.C., ubicati nelle vicinanze della località Mannella, sempre in provincia di Reggio Calabria.
Nell’area del Santuario di Persefone sono stati rinvenuti diversi resti di un’edicola tesauraria e in particolare terrecotte votive e diversi pezzi, quasi integri, di pinakes, ovvero delle tavolette in terracotta lavorate a mano. Si tratta di uno dei tesori più importanti rinvenuti in questo sito archeologico, tanto da essere stato definito il più famoso tra i santuari dell’Italia Meridionale, dal celebre Diodoro Siculo.
Dall’escursione a Locri, si passa poi alla visita nella vicina Gerace, il piccolo borgo medievale, ubicato entro i confini del Parco Nazionale dell’Aspromonte, ricco di monumenti integri e in rovina che meritano di essere visitati.
Foto di Kristel Van Loock – (tutti i diritti riservati)
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