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La Pitta ‘mpigliata di San Giovanni in Fiore

Uno dei dolci di Natale in Calabria è la Pitta ‘mpigliata. Il dolce è tipico della tradizione calabrese e in tante varianti viene preparato ovunque, tuttavia la sua origine è di San Giovanni in Fiore, in provincia di Cosenza.

Pertanto se volete assaggiare il suo sapore autentico dovete venire proprio qui. Nel caso foste impossibilitati, potresti cimentarvi nella complicata preparazione oppure acquistarla presso i Mercatini di Natale in Calabria.

Andiamo a vedere come preparare la pitta di Natale in Calabria. Sappiate, però che come i grandi maestri insegnano, quindi le nonne calabresi, per imparare bene a fare la pitta impagliata, oltre alla ricetta giusta bisogna vedere dal vivo come si fa.

Ingredienti per preparare la Pitta ‘mpigliata:

pitta mpigliata ingredienti

Impasto Pitta ‘mpigliata:

  • 500 gr di Farina 00
  • 100 ml circa di olio Extravergine di oliva
  • 100 ml di Vermouth Bianco
  • 100 grammi di zucchero
  • Mezzo cucchiaino (da caffè) di:
    • Chiodi di garofano macinati,
    • Cannella macinata;
  • Liquore di anice;
  • Grappa silana tipica
  • 50 ml di succo di arancia fresca
  • 1 pizzico di sale
  • 25 gr di miele di arancia;
  • 1 bustina di lievito per dolci

Ripieno Pitta ‘mpigliata:

  • 100 gr di uva passa;
  • 200 gr di noci spezzettate;
  • Olio extravergine di oliva
  • Un cucchiaio di zucchero
  • Mezzo cucchiaio (da caffè) di
  • Chiodi di garofano macinati,
  • Cannella macinata;
  • 50 ml di liquori misti (grappa e mandarinetto)
  • 30 gr di miele di arancia;

Prima di tutto bisogna preparare il ripieno prendete l’uvetta e lasciatela a bagno per 15 minuti. Dopo averla scolata, mettetela in una ciotola aggiungendo le noci, la cannella, i chiodi di garofano, il succo di arancia, il misto di liquori e il miele, ricordandovi di miscelare il tutto.

Successivamente occupatevi dell’impasto setacciate la farina in una ciotola abbastanza grande, in un pentolino a fiamma bassa versate l’olio, il vermouth, lo zucchero, il succo di arancia, il miele, la cannella, il liquore, il pizzico di sale, i chiodi di garofano, aggiungendo gli ingredienti lentamente e poco per volta. Una volta uniti gli ingredienti, fate scaldare la miscela per pochi minuti. Non appena il composto sarà caldo (non troppo perché dovrete lavorarlo con le mani) aggiungetelo alla farina insieme al lievito e iniziate a impastare. Continuate a lavorare con le mani fin quando l’impasto non diventa duro. Fatto ciò, dividete l’impasto in 2 panetti, che stenderete con il matterello, fino a ottenere un disco sottile.

Con l’aiuto di una rotella dentata, prendete il secondo disco e realizzate dei rettangoli di pasta, larghi 7 cm e lunghi circa 25 cm. Riempite il rettangolo con il ripieno dell’impasto al centro, alzando i bordi della pasta, fino a creare una sorta di barchetta. Fatto ciò arrotolate i serpenti di pasta su se stessi, fino a creare una piccola rosa, saldando, con l’aiuto di uno stuzzicadenti, l’estremità.

Stendete il primo disco di pasta su una teglia antiaderente.

Un consiglio? Foderate la teglia con della carta da forno. Successivamente posizionate le vostre roselline sul disco, dovreste riuscire a crearne circa 5. Disponetele per formare una sorta di stella di rose. Alla fine unite le estremità del disco intorno alle roselline, in modo tale da realizzare un contenitore per la pitta ‘mpigliata dalla forma della nostra stella, tagliando via l’impasto che avanza.

Infornate nel forno a 180° per circa 30 minuti.

Curiosità sulla pitta ‘mpigliata

Come ogni dolce che si rispetti, ne esistono delle varianti che oltre alla ricetta (il ripieno) e la lavorazione (oltre a rosa, si trova la forma a ferro di cavallo), hanno modificato anche il nome; a Catanzaro, per esempio, si chiama pitta ‘nchiusa e si prepara a Pasqua.

Questo dolce si preparava già nel 1700 come dolce nuziale e ne da testimonianza un documento datato al 1728 di San Giovanni in Fiore in cui si sottolineavano gli obblighi che dovevano essere osservati dai coniugi e le rispettive famiglie in occasione delle nozze:

A far la bocca dolce ai commensali penserà la famiglia dello sposo, che a fine pranzo dovrà offrire la pitta ‘mpigliata preparata anzitempo curando che la stessa sia di finezza giusta.

Ogni anno a San Giovanni in Fiore si svolge una manifestazione a cui partecipa l’intero paese per battere il record della Pitta ‘mpigliata più lunga. Un modo originale per promuovere e valorizzare questo dolce.




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