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Il mulino storico Loiacono, luoghi storici da scoprire

Rientrato in funzione dopo decenni d’inattività, merita attenzione l’antico Mulino Loiacono ad acqua, le cui origini risalgono al 1750 circa, nel comune di Drapia (VV).

Uno dei mulini storici calabresi, in disuso e in completo stato di abbandono per decenni, è stato riportato alla luce grazie al duro lavori dei proprietari che lo hanno ereditato.

Un pezzo di storia che torna a splendere; si tratta, infatti, del primo, a monte, di diversi mulini storici ad acqua, dislocati nel vallone Riaci lungo il torrente Burmaria. Ed è proprio grazie all’azione dell’acqua del torrente che scorre verso valle che il mulino riesce a funzionare.

Il mulino è scavato nella pietra, con una copertura di volta a botte realizzata in conci di pietra, disposti a coltello. Il mulino si differenzia dagli altri mulini storici calabresi per la saetta a forma di tronco conico. Oltre al locale della molitura, è presente un secondo ambiente, scavato nella pietra, nel quale giaceva l’asino, mezzo di trasporto per i cereali da cui veniva ricavata la farina.

I proprietari hanno deciso di condividere con il pubblico, turisti in vacanza in Calabria e non solo, questo pezzo di storia nel cuore dell’entroterra Calabrese. Tuttavia per poter visitare il mulino vi consigliamo di inviare una mail per prendere appuntamento direttamente ai proprietari, mulinoloiacono@gmail.com.

Come arrivare al Mulino Loiacono

Il famoso Mulino Loiacono si trova sulla strada in direzione del comune di Drapia (SP 18), a circa 3 km in auto da Tropea, in provincia di (VV). Il comune collinare che conta appena 2500 abitanti è raggiungibile solo in auto. Noterete sul ponte, prima di arrivare al centro abitato di Drapia, una piccola deviazione sterrata. Parcheggiate la vostra auto e percorrete la stradina a piedi, dopo circa 300 m di cammino arriverete davanti al mulino storico del Loiacono, localmente noto anche come U Mulinu ‘i Cicciu u Mulinaru, ovvero il Mulino di Ciccio il mugnaio. Si tratta sempre di una zona privata, pertanto è raccomandabile prendere appuntamento o informare i proprietari che potranno fornire indicazioni più specifiche per arrivare al mulino storico.

Curiosità sul Mulino Loiacono

mulino loiacono

La struttura di pietra risale al 1750 mentre il mulino è stato costruito nei primi anni del 1800, in una stretta gola tra due colline (265m s.l.m.) e all’argine del torrente Burmaria da cui riceve l’energia per funzionare.
Difatti, l’acqua del torrente viene incanalata attraverso una condotta naturale e riversata nella torre (saetta) alta 12 m che precipitando riesce ad azionare il movimento della ruota formata da pale in legno e collegata tramite un’asse in legno aziona la ruota in granito che macina i cereali per la produzione della farina.

Nello specifico le acque del corso d’acqua raggiungo la presa d’acqua dove sono scavate delle buche con depositi di sabbia e detriti provenienti dalla sorgente. Le acque confluiscono attraverso il canale di derivazione (gora) fino a raggiungere la torre del mulino.
Qui l’acqua riempie la saetta (un vano costituito da massi di granito, integrato nella torre e a forma di imbuto inclinato lungo 7 m, largo 75 cm alla base e 15 cm nel punto di sbocco).
Nel punto di chiusura è presente una graticola di ferro, una sorta di filtro che ostruisce il passaggio di detriti e sabbia.
La saetta, seppur costituita da massi di pietra sovrapposti, è ermetica e impedisce che l’acqua trapeli. Le fessure presenti vengono coperte con un sigillante specifico, un composto a base di olio e canapa, noto come pasta di fontanaro. Nella parte esterna, i massi di granito sono rivestiti da una muratura solida, costituita da pietre e cemento.
La saetta, nella parte finale, poggia su un macigno di granito a forma di parallelepipedo, forato all’interno che mette in comunicazione la saetta con l’esterno, per mezzo di una cannella di legno.


La forma a imbuto della saetta permette di aumentare la forza motrice del flusso d’acqua che attraverso la pressione generata aziona il movimento della ruota orizzontale a palette che a sua volta genera il movimento della ruota granitica superiore; a questo punto la ruota di granita, ruotando su se stessa macina i cereali che lentamente cadono da un imbuto di legno, posto tra la ruota di granito e una seconda ruota fissa (cippo). Queste due ruote, dove avviene la macinazione dei cereali, sono poste all’interno di una cassa di legno, u farinaru. In questa cassa è presente una sorta di manubrio che il mugnaio manovra per arrestare le macine del mulino.

Indirizzo: SP 18 – Comune di Drapia
Contatti: e-mail mulinoloiacono@gmail.com




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