Settimana Santa a Verbicaro, gli antichi riti della passione di Cristo
La settimana santa di Verbicaro, antico comune in provincia di Cosenza, è tra le più solenni della regione. Ancora oggi, seppure a fatica, è possibile rivivere i momenti della celebrazione di una delle settimane più intense della vita di un popolo devoto.
La settimana Santa di Verbicaro inizia nella notte della Domenica delle Palme, quando un gruppo di uomini (in passato circa 15) si riunisce nel luogo Por – ta colpa (Per tua colpa) per intonare un canto tradizionale accompagnato dal suono di due trombe. Il luogo Por-ta colpa viene segnato per mezzo di croci fissate a terra nel giorno della Domenica delle Palme. Da quella notte, tutte le notti fino al mercoledì santo, alle 22 gli uomini vi si riuniscono intorno per recitare 6 strofe di questo antico canto religioso che racconta la colpa dell’uomo per le pene inflitte a Cristo.
Settimana santa a Verbicaro: Giovedì Santo
L’ultima cena e il rito dei battenti
Il Giovedì Santo, il popolo devoto si prepara solennemente ai riti. La Missa in Coena Dominiche si celebra nella Chiesa Santa Maria del Piano, con il rito dell’ultima cena e la lavanda dei piedi. Le donne del paese si recano in chiesa sorreggendo sul loro capo delle ceste colme di pane che dopo la benedizione della messa saranno offerte alla comunità dai discepoli.
Alcune ceste contengono pane affettato che sarà distribuito al popolo dai discepoli dopo la funzione. Gran parte delle ceste, invece, contiene panetti integri che le donne riporteranno a casa dopo aver ricevuto la benedizione, proprio come vuole la tradizione del paese, per essere condiviso poi con i cari.
Conclusa la funzione, le donne riportano a casa i cesti, trasportandoli sul capo.
Si assiste alla traslazione del Santo sacramento nell’altare della reposizione, adorno di composizioni floreali e i lavurielli o lavuriedd, i germogli di grano cresciuti al buio e piantati all’inizio della quaresima; come detta la tradizione a queste si aggiungono ceste colme di grano e è altri prodotti agricoli, omaggio a Cristo morto. Tutte le offerte sono ornate con drappi e panni neri.
Dopo la cerimonia i fedeli si recano a piedi tra le chiese per la visita dei sepolcri.
Nella notte, tra il giovedì e il venerdì santo (non esiste un orario preciso ), fanno comparsa per le vie del centro i battenti, inscenando l’antico rito dei Battenti. Questi uomini devoti si auto-flagellano sulle gambe, percorrendo il centro storico per tre volte.
Alcuni di loro arrivano dal luogo del primo sangue noti anche come catoj, solitamente una cantina dove gli uomini, dopo aver consumato il loro pasto e bevuto del vino, iniziano a battersi sulle gambe nude. Dall’animo scherzoso e conviviale si passa al clima di un rito crudo e suggestivo.
Durante il loro percorso i battenti camminano a piedi nudi, alternando il cammino lento a una corsa, passando davanti alle chiese, ai luoghi sacri e davanti alle case di conoscenti e familiari. Non sono autorizzati ad entrare ma solo a inginocchiarsi sul portale come segno di pentimento. Spesso protraggono la mano in avanti, alla ricerca di un contatto con Dio.
Il gruppo dei flagellanti conclude il tragitto nel vecchio lavatoio pubblico, dove lavano il sangue delle ferite procurate.
Settimana santa a Verbicaro: Venerdì Santo
La Processione dei Misteri e dell’Addolorata
Una notte lunga e interminabile, in cui l’intero popolo rivive attimo per attimo la sofferenza della settimana santa. Alle 3 del mattino del Venerdì Santo, infatti, inizia la Processione dei Misteri e dell’Addolorata in cui le statue della passione girano per il paese, seguite dalla Madonna Addolorata.
Le statue in processione partono proprio dalla Chiesa di San Giuseppe, seguite dal popolo devoto e i curiosi, sempre più numerosi.
Nel corteo è presente un gruppo di bambini nelle vesti degli angioletti serafini. Questi partecipano alla processione dei misteri con prediche che revocano la passione di Cristo.
Le statue sono sorrette da donne di tutte le età e neppure le più anziane si mostrano sofferenti per la fatica dell’orario, delle strette scalinate, dei vicoli e le impervie salite del paesello.
Particolarmente significativa è il sesto mistero in cui il Cristo rappresentato da un uomo(estratto a sorte tra i partecipanti) che avanza faticosamente trascinando la croce a piedi nudi, vestito da un manto color porpora e sul capo coperto una corona di spine. Tenuto legato da due file di uomini a volto coperto, i giudei. Un simbolo di devozione dell’intero paese e non una semplice rappresentazione, per esprimere lo spirito di devozione. Le donne partecipano sussurrando gli antichi versi della Passione.
Durante il percorso, sono significativi l’incontro con il Cireneo, incaricato di aiutare a portare la croce e il conforto amorevole di Madonna Veronica.
La statua della Madonna Addolorata, in pena per il figlio, chiude la processione.
La Processione dei Misteri si conclude verso le 8:30 del mattino davanti la Chiesa di San Giuseppe.
Nella sera del Venerdì Santo, tra le 19:00 e le 20:00 si celebra una predica della Passione di Cristo, accompagnata dall’intonare dell’antico canto del Por-tu Colpa, presso la chiesa di Santa Maria del Piano.
Indirizzo: Verbicaro (CS)
Data: Giovedì e Venerdì santo
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