Visitare la Grotta del Romito, un tesoro d’altri tempi
Papasidero (CS) è un piccolo Comune nel Parco nazionale del Pollino. Non così famoso come altri centri della Calabria, pochi abitanti sparsi tra le sue vie… Eppure Papasidero, nel suo territorio appoggiato sulle prime alture nord-occidentali della regione, ospita un vero e proprio gioiello della storia nazionale: la grotta del Romito, composta da un riparo naturale e da un antro che si addentra nella roccia calcarea fino a venti metri di profondità.
Nel 1961, in questa caverna sono stati scoperti chiari segni di una presenza umana in epoca preistorica. Più precisamente, nel Paleolitico superiore. Un’era (tra i 23.000 e i 10.000 anni fa) in cui l’area era abitata da uomini di Cro-Magnon, non ancora in grado di allevare animali o praticare l’agricoltura.
Incisioni rupestri, strumenti ossei e litici, graffiti e tracce di antiche sepolture: ecco cosa ha offerto a storici, speleologi e paleontologi la grotta del Romito. In particolare, ha avuto un’enorme eco in tutta Europa la raffigurazione di un bovide (bos primigenius) su un masso di circa 2,30 metri. Il tratto scuro definisce un’immagine di proporzioni perfette, con strabiliante cura dei dettagli: narici, orecchio, bocca, corna, piedi e perfino le pieghe della pelle all’altezza del collo.
Al di sotto di questa incisione principale è invece presente la raffigurazione di un altro bovino, anche se parziale: del secondo animale, si possono infatti solo le fattezze della parte anteriore del corpo. Il resto della grotta del Romito è invece costellata di segni lineari incisi il cui significato è ancora avvolto nel mistero.
Grazie al laser scanner 3D e agli studi sul DNA delle ossa seppellite vicino ai massi, è stato recentemente possibile ricostruire l’ambiente originale. E, di conseguenza, scoprire di più sulla vita sociale e sulle abitudini alimentari degli inquilini. Dalle ricerche è poi emerso come la grotta del Romito fosse diventata nel corso dei secoli un’importante zona di transito del commercio dell’ossidiana, in arrivo dalle Eolie.
Tornando al presente, la grotta del Romito è attualmente visitabile grazie al lavoro dell’Istituto Italiano di Archeologia Sperimentale, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Calabria e il Comune di Papasidero. L’accesso alla caverna è garantito da passerelle e da un perfetto impianto di illuminazione, mentre alcuni reperti sono conservati nel vicino Antiquarium.
Vi è venuta voglia di una gita fuoriporta? Venite a fare un tuffo nel passato nell’antica dimora dell’uomo di Romito, una delle massime espressioni della paleontologia europea nel cuore verde della Calabria. Una tappa d’obligo per i turisti amanti della natura. Infatti, la Grotta del Romito è tappa fondamentale nei percorsi di trecking e rafting sul fiume Lao, ubicato nelle stessa area.
Grotta del Romito prezzi
Sappiate che la visita alla Grotta del Romito è a pagamento, Tranquilli non aspettatevi chissà quale listino. L’ingresso intero, infatti, costa 4€ con agevolazioni per i gruppi e gli over 60 (3€). Ingresso gratuito per i bambini fino a 6 anni, disabili e guide turistiche.
Come arrivare alla Grotta del Romito
Per arrivare alla Grotta del Romito di Papasidero è necessario avere un’auto. Percorrendo l’autostrada Salerno – Reggio Calabria prendere l’uscita per Mormanno – Scalea e da li proseguire in direzione Papasidero sulla SS504. Una volta giunti al paese, seguite le indicazioni per la grotta.
Indirizzo: Via Grotta del Romito, 87020 Frazione Bivio Arena, Papasidero CS
Orari: dalle 9:30 alle 17:30 (inverno fino alle 16:00)
Ingresso: 4€ a persona
Sito: Proloco Papasidero
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